Prospero Riva official
QUOTAZIONI A FINE PAGINA
INTERVISTA A RIVA PROSPERO 1964
IL PAESAGGISTA DI MILANO
TESTO RIPORTATO DALLA FOTO IN BASSO
Prospero Riva, un collega della Cea Perego, non si può definire solo un "pittore della domenica". La sua arte è infatti più profonda di quel che comporti un semplice hobby. Tra i suoi soggetti preferiti il paesaggio della metropoli lombarda; ma coltiva anche la figura.
Lo "zio d’America": beato chi nella propria vita ne ha potuto annoverare uno; quando questo lontano parente, magari mai visto, passava a miglior vita, compariva un notaio, arrivavano i dollari, la fortuna.
Anche nell’esistenza di Prospero Riva c’è stato uno “zio d’America”. Non gli ha lasciato i dollari, nemmeno l’ombra di un notaio si è affacciato sull’uscio della sua casetta di Baranzate. Però un'eredità, quella sì gliel'ha lasciata. Un'eredità la cui ricchezza solo Prospero Riva è in grado di giudicare e lui non c'è dubbio la preferisce ad un bel gruzzolo di dollari.
Questo zio si chiama Antonio, un gran buon uomo con la passione della pittura e un affetto particolare per il piccolo Prospero. Zio Antonio era un pittore della domenica: uno di quelli, cioè, che approfitta del giorno di festa per dar sfogo alla sua passione - oggi si dice hobby - e prendere nel frattempo una buona bloccata d’aria, dopo una settimana passata in città, tra casa e officina.
Alla domenica, dunque, zio Antonio munito di una valigetta con pennelli e colori, una tela, un seggiolino pieghevole, con il nipotino per mano, s'arrampicava su un trenino o su uno di quei tram che vanno in periferia; vagava poi un poco in cerca del soggetto adatto e magari dell’estro e poi si metteva al lavoro.
Prospero, sulle prime, preferiva far quattro salti sull'erba facendo girotondo con qualche cane; poi, quando sulla tela l'immagine cominciava a prendere contorno e colore, si incantava come davanti a un miracolo.
I suoi occhi di bimbo correvano dal volto attento impegnato dello zio alle mani che agili e decise muovevano il pennello, al quadro che - era per lui un capolavoro - nasceva.
Non ebbe bisogno di chiederlo, quando compì dieci anni, Prospero ricevette dallo zio il regalo aspirato: una scatola d'acquerelli. Fu una specie di investitura: da quel giorno il piccolo Prospero divenne un "pittore della domenica".
Anche lui sedeva sul suo seggiolino accanto allo zio; si ispiravano allo stesso soggetto, entrambi con lo stesso amore e con lo stesso impegno. Anzi, se accadeva che qualcuno si distraesse, questi era proprio lo zio Antonio che buttava l’occhio sul lavoro del nipote e, magari burbero, dava qualche consiglio; ma non poteva non meravigliarsi e inorgoglirsi dei rapidi progressi che il piccolo Prospero compiva e della naturale predisposizione che egli sempre più dimostrava.
Sono passati quattordici anni da allora. Quella scatola di acquerelli che lo zio Antonio ha regalato al nipote ha fruttato al punto che noi possiamo parlarne come di una eredità dello zio d’America. Non da calcolare in dollari; ma per Prospero aveva un valore anche maggiore.
L’abbiamo conosciuto ad una galleria d'arte moderna milanese, posta proprio nel cuore artistico della città, a pochi passi dall’Accademia di Brera.
Prospero Riva, mingherlino, a modo, diremmo quasi timido, un volto aperto, due occhi chiari, si muoveva in punta di piedi tra i suoi quadri, schivando quasi i visitatori, forse nel timore di distrarli dall'attenzione che essi ponevano alle sue opere.
Farlo parlare di se stesso non è stata impresa da poco. Prospero Riva è nato a Milano il 1° Febbraio del 1931. Sin dalle elementari, appena cioè ebbe una matita in mano, dimostrò una grande facilità al disegno. Poi i suoi rapporti con lo zio Antonio già li conoscete.
Terminati gli studi, si impegna in banca e si sposa. Nel frattempo coltiva naturalmente la pittura, vengono le prime mostre, i primi premi. Poi lascia la banca e, in qualità di disegnatore industriale, passare alle dipendenze nella Cea Perego, apparecchiature elettroniche.
Da sette mesi la sua famiglia è in aumento: è arrivato Marco, un frugoletto che è un amore, ma che per il momento non ha inspirato un quadro al padre.
Basta.Di sè non dice più. E c'è da credergli quando veniamo a sapere che supera i suoi superiori, il dottor Caffarella e l’ingegner Zanini, hanno saputo di avere tra i loro dipendenti un pittore solo quando Prospero Riva, timidamente, ha presentato loro l'invito per l'ultima sua mostra.
S'infervora un po' quando vuole dimostrarci che la sua pittura non è un hobby. Sfonda una porta aperta: pur non essendo profondi intenditori di quest'arte, ci è stata sufficiente un'occhiata ai quadri che portano la sua firma per capire di trovarci di fronte a qualche cosa di più che un pittore della domenica, con tutto il rispetto per lo zio Antonio.
Sì, anche Prospero Riva approfitta della domenica per andarsene in giro a "rubare" i soggetti dei suoi quadri, ma il tempo che poi vi impiega è ben altro. I suoi quadri nascono di notte, le ore rubate al sonno, eppure quale felicità.
Vi partecipa sua moglie Anna che apprezza la sua arte, lo consiglia, la discute. Prospero sorride: è affiorato il ricordo di un episodio che noi strappiamo a forza alla sua reticenza. Si tratta di un quadro, una semplice barchetta di carta, dipinta in quel tenue grigio che egli predilige. Una barchetta di carta che a sua moglie diceva poco mentre per lui navigava chissà dove, in un mare di fantasi, di poesia.
Ebbene quella barchetta di carta vinse un grosso premio ad una rassegna di Arti Figurative. Da questa scaramuccia familiare abbiamo tratto l’unica nota polemica della personalità di Prospero Riva. Abbiamo piuttosto colto in lui il tormento dell'artista che vuol dire sempre qualcosa di nuovo e teme sempre di non saper dire o di sapere dire troppo poco del tumulto di idee che ha dentro di sè.
Se non sapesse dipingere, gli piacerebbe suonare, suonare uno strumento qualsiasi, o meglio ancora gli piacerebbe scrivere. <Forse scrivendo, ma scrivendo bene, si riuscirebbe a esprimere meglio quello che si vuol dire, meglio che dipingendo. Ma io non so scrivere, e allora dipingo.>
Prospero Riva ha partecipato ormai ad una trentina di mostre, di cui tre "personali". Anche i premi, i riconoscimenti, sono innumerevoli. Ha un pubblico che lo apprezza. All'ultima sua mostra dove ha esposto ventisei quadri, il lavoro di un anno, la quasi totalità portatava il cartellino “acquistato”.
E per un giudizio sulla sua arte, lasciamo la parola al critico Mario Lepore, il quale ha scritto:
“Il pittore predilige specialmente il paesaggio milanese urbano, là dove esso ha una dimessa e pur caratteristica ed intima poesia. Ma sta in questo tema, sia negli altri di campagna e di marina, egli mostra sempre le sue qualità fondamentali di buona strutturazione, di colore tendenzialmente basso ma bene e spesso finemente intonato, di sincero, romantico amore per la natura”.
Ma oltre al paesaggi, Riva si dedica volentieri anche
alle figure: i bimbi dal visetto allungato un po’ triste
in un tenero intimismo, gli devono
ricordare il bimbetto che a dieci anni sgambettava
dietro a zio Antonio, il "pittore della
domenica" che gli ha lasciato una così pura eredità,
un'eredità che egli ha solo cominciato
a far fruttare, ma che certo lo porterà
assai più lontano, verso quei porti dove approderà
la sua barchetta di carta ancora
in viaggio in un mare di fantasia e di poesia.
Gianni Montanari
1964
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QUOTAZIONI E PRECISAZIONI
Siamo giunti alla fine del sito dedicato a questo grande artista. Parliamo di quotazioni.
Come già menzionato, Prospero è stato pubblicato su molti Cataloghi e Dizionari di Arte Moderna.
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Le sue quotazioni attuali riportate sul
DIZIONARIO ENCICLOPEDICO INTERNAZIONALE
DI ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA 2002/2003,
che è uno dei più importanti cataloghi d'arte.
Sopra possiamo vedere le foto pubblicate riferite a Prospero
che indicano la valutazione di un suo dipinto
ad olio 80 x80 ad 800 euro.
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Le quotazioni attuali, indicano, quindi, un prezzo
di partenza in base alle misure, sebbene
la valutazione di un opera non dovrebbe basarsi
solo sulla grandezza della tela.
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20 x 30 da euro 300
30 x 40 da euro 400
40 x 40 da euro 500
30 x 60 da euro 500
40x 50 da euro 600
50 x 60 da euro 700
50 x 70 da euro 700
60 x 80 da euro 800
70 x 70 da euro 800
80 x 80 da euro 1000
80 x 100 da euro 1000
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Disegni: da 150 euro ( su questo sito non sono ancora presenti )
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Purtroppo Prospero non c'è più e non potrà più donarci una delle sue "storie", uno dei suoi dipinti.
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CONSIDERAZIONI:
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Pagare un dipinto del Maestro ad un prezzo inferiore, potrebbe voler dire che si tratti di un falso. Svendere opere ad un prezzo inferiore significa
SMINUIRE LA PARTICOLARE E FINISSIMA ARTE, OLTRE CHE LA CARRIERA ARTISTICA DI UN GRANDE PITTORE
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Coloro che resteranno delusi perchè dall'Artista in persona
hanno acquistato Opere ad un prezzo inferiore,
dovranno comprendere che solo l'artista stesso
può fare un prezzo di favore perchè sa che
il talento è suo e potrà creare nuove opere.
Ma vogliamo ribadire il concetto che, proprio perchè Prospero
ci ha lasciati, non potrà più donarci altri dei suoi dipinti.
Per questo motivo, quelli esitenti ed autentici dovranno seguire le quotazioni dei Cataloghi. Non sono più in vendita gli ultimi dipinti che l'artista ha lasciato.
I dipinti presentati in questo sito, appartengono
probabilmente a qualcuno che li ha acquistati in passato.
Noi abbiamo pubblicato le fotografie che Prospero
ci ha lasciato e i dipinti esistenti non venduti.
E' vietata la copia e la riproduzione di qualsiasi parte di questo sito.
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Potete scriverci alla nostra email in caso di dubbi sull'autenticità dei quadri, o per avvisarci di attività illecite e anche per indicarci case d'asta che "regalano" i dipinti di Prospero. Vi ringraziamo molto.
Non è possibile richiedere, come è già stato fatto,
autentiche firmate dall'artista per ovvi motivi
GRAZIE PER LA VISIONE
Grazie a chi è stato sempre vicino a Prospero,
a chi ha sempre ammirato la sua arte,
a chi ha collezionato molti dei suoi dipinti,
a chi ha compreso il messaggio
ed i valori che che lui ha sempre cercato di trasmettere,
ed un ringraziamento infinito ad Anna.
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ANCORA QUALCHE OPERA...
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